“Se lei sapesse che il nostro mondo e tutte le cose in esso contenute sono proiezioni provenienti da un livello di realtà al di là dello spazio e del tempo; e se sapesse che persone molto infelici possono ritrovare la felicità, spostandosi da un livello ad un altro, lei non le aiuterebbe?”
Questo il quesito che si trova ad affrontare Frida Falk, psicoanalista junghiana, quando Magnus Ström le racconta dell’esistenza del Movimento Liberi Sognatori e la mette in contatto con quattro pazienti che hanno bisogno del suo aiuto per transitare da un livello di realtà all’altro.
Quattro storie di perdita: una madre che ha perso una bambina, un anziano pittore privato della vista, un ragazzo transessuale orfano della propria identità e un profugo nigeriano, la cui capacità di vivere sembra essere annegata insieme ai suoi sventurati compagni di viaggio.
Ma se trovare la felicità nei sogni equivalesse a perdere la vita?
E se aiutare quattro persone a ritrovare ciò che hanno perduto significasse per Frida smarrire se stessa?
Rassegna stampa
“Nel romanzo impariamo, ascoltiamo, raffrontiamo le esperienze descritte con le nostre personali e cresciamo. Nel libro ci commuoviamo, viviamo attimi di stupore, di gioia e di brividi, non manca la suspense e il tutto è sublime esperienza letteraria.”
Libri e recensioni.com
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“La lettura di questo libro è un invito continuo a porsi domande. Si passa dal senso della logica irreale del sogno, di un mondo vicino a quello di Matrix – a cui si riferisce l’autrice stessa – al mondo concreto del reale in cui con difficoltà si prova con tutte le forze a trovare una
connessione col vissuto immaginifico.”
The Serendipity Periodical
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“La storia è complessa, la trama ben articolata, i personaggi definiti in modo netto. La scrittrice va in profondità, il sogno e la realtà vanno di pari passo e si fondono, confondono, si dividono.”
RecensioneLibro.it, Concetta Padula
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Intervista all’autrice.
RecensioneLibro.it
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“Questo romanzo mi ha fatto riflettere sull’importanza della vita, su quanto sia difficile vivere per un essere umano e quanto facile invece possa esserlo per un altro.”
Il mio piccolo club del libro
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“Farei volentieri un viaggio a Stoccolma per parlare con Frida, una terapeuta che ha saputo conquistare la mia fiducia e simpatia. In una Svezia ricca di emozioni e spiritualità, tra razionalità e antiche tradizioni, Frida trova anche il tempo per costruirne di nuove, familiari, come preparare il glögg con suo nipote Henrik.”
Bookrider
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