Inchiostro è il mezzo stesso della sovrimpressione, materia nera e liquida che, come il sangue, reca in sé l’urgenza di trasportare in superficie una componente viscerale traboccante.
Concepito come materia originaria, unico mezzo che permetta alla visione di farsi linguaggio e oggetto di trasmissione, l’inchiostro attraversa le pagine della raccolta assegnando alle poesie – oggetto del suo imprimersi – il ruolo di organismi vitali, agenti in una struttura che richiama quella della tragedia greca.
Così come tragedia restituisce l’inesauribile tentativo dell’uomo di afferrare l’origine del proprio dolore, la raccolta muove dalla stessa urgenza: quella di scavare nelle sfumature degli eventi e di esplorarne le suggestioni, per trovare nell’epifania poetica ciò che risolva la loro intermittenza.
Rassegna stampa
“La Leuratti mette in scena l’estensione dell’eternità con i suoi versi. Tramanda, d’altra parte, nel lessico arcaicizzante, l’entità della dimensione esistenziale. Definisce, ad esempio, la magnificenza dell’elemento interpretativo.
Rita Bompadre, Brainstorming Culturale, 19/10/2022
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