Disponibile anche in ebook
Come il rosso ancora vivo nella cenere Lorenzo ritrova un filo di voce: «Ed io che ti volevo salvare». Si alza, prende la foto di Christian Bale e la scaglia per terra. I vetri invadono il pavimento. Una terrorizzata roscia in accappatoio si lancia sul quadro rovinato e lo bacia all’altezza della bocca dell’attore. Il vetro spaccato le ferisce il labbro. Lorenzo, sulla porta, osserva la donna seminuda con il sangue che cola e un quadretto rotto fra le braccia. Un’immagine gotica quasi affascinante se non si trovasse tragicamente coinvolto in tutto questo… Sputa per terra e tira addosso alla Savini le chiavi. Un’ultima occhiata di pietà prima di chiudere la porta di una casa che giura di non vedere mai più. Dalla porta chiusa, un urlo: «Salvati tu, stronzo!».
Una donna dalla bellezza devastante ma dalla fragilissima psiche è morbosamente ossessionata dal Batman cinematografico interpretato da Christian Bale, tanto da toccare picchi di devianze mentali inaccettabili: è la sensualissima Eleonora Savini. Poi c’è lui, così cocciuto da inseguire un progetto di vita troppo ambizioso persino per i più abbienti, figuriamoci per Lorenzo Parrini le cui cene sono ormai costituite da crackers, formaggio ammuffito e, quando va bene, uno yogurt. Finirà per perdere la dignità scomparendo dal mondo, forse irrimediabilmente… Donatella Rometti invece è arrivata nella capitale da Brindisi in giovane età e nella Feltrinelli dove ora lavora è famosa per una propensione a portare equilibrio tanto forte da spingerla perfino a radunare i pezzi di un crudele puzzle esistenziale attraverso una Roma colorita, ma dispersiva ed una Parigi sempre elegante, ma non estranea alla malavita. Sullo sfondo ci sono loro, maledetti! I libri, una canzone anni ’80 e le pellicole del cinema: tutti “colpevoli” d’aver scatenato desideri, delusioni ed incomprensioni in chi pretende di condurre un’esistenza al di là di ciò che il quotidiano propone. I veri responsabili, però, sono altri: tanto i protagonisti del libro quanto i lettori alla fine dovranno “universalmente” riconoscere che quanto accaduto tra Roma e Parigi nel 2014 NON È TUTTA COLPA DEL PIPISTRELLO perché ognuno di noi ne è stato in parte responsabile.
Interviste
Rossella Acerbo intervista Francesco Bordi
“Il ‘simpatico’ volatile notturno rappresenta una delle tante morbosità di tutti. Sì, tutti quanti noi abbiamo delle morbosità e non credo che di per sé questo sia un male. Ritengo invece che il ‘male’ venga prodotto nel momento in cui queste passioni morbose cominciano a togliere tempo, energia e soprattutto attenzione alle questioni davvero ‘importanti’.”
Liberovolo
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“Quando l’ho ultimato, ho pensato al mio romanzo come uno scritto di introspezione visto che la crescita intima e riflessiva dei suoi protagonisti occupa praticamente l’intero spazio del testo…”
Loredana Filoni – LF Magazine
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“Nascondere, celare la parte più profonda di sé. Vivere (e scrivere) con le sembianze di qualcun altro. Un individuo che ci somiglia molto, ma non ci completa totalmente. Non glielo permettiamo. Non è tutta colpa del pipistrello, l’opera prima di Francesco Bordi (direttore editoriale della rivista online culturalismi.com, ndr), scritta con lo pseudonimo di Fabien C. Droscor, è l’unione simbolica della dicotomia tra ciò che è vera cultura e ciò che solo in apparenza sembra esserlo…”
- Ilaria Introzzi – Style.it / Vanity Fair
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“Francesco Bordi ama definirsi un novelliere fantasma, perché la penna l’ha spesso messa al servizio delle idee degli altri senza mai farsi vedere. Quelli come lui li chiamano ghost writer, in realtà sono scrittori a tutti gli effetti, e l’urgenza di venire allo scoperto a un certo punto deve averlo convinto a scrivere finalmente una sua storia…”
Biografie on line
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Intervista a Francesco Bordi realizzata da Andrea Billau per Radio Radicale (17 aprile 2016).
Rassegna stampa
“un avvincente romanzo, una meraviglioso novella adatta per chi vuole leggere bei libri da leggere.”
Libri Consigliati
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“Francesco Bordi, prendendo a prestito dal suo background culturale e itinerante riesce a costruire una storia che non ha cadute, in cui il ritmo e lo stile vanno di pari passo verso un finale affatto scontato.”
Lorenzo Mazzoni – Il Fatto Quotidiano
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“Non è tutta colpa del pipistrello si fa interprete delle nevrosi della società ai tempi dei social network, dove ognuno vuol essere attore assoluto e indiscusso della propria vita, relegando agli altri la colpa dei propri insuccessi e delle inevitabili sconfitte, scambiando il reale con il virtuale, e viceversa.”
Pasquale Braschi – Scritto.io
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“…una storia tra Roma e Parigi, attraverso uno stile che va dal romanzo classico al noir. La storia di una donna bellissima ammaliata (ossessivamente) dal Batman cinematografico interpretato da Christian Bale, c’è un lui, un altro lui, una lei arrivata dalla Puglia a Roma…”
Ziguline
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“Il romanzo ha un impianto narrativo fluido e bilanciato, i dialoghi sono efficaci quasi fossero stati scritti su misura per una sceneggiatura cinematografica…”
Alessandro Staiti
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“E’ il riflesso, su carta, della società italiana. In tutto e per tutto. Nel modo di comportarsi, di atteggiarsi, di esprimersi e di pensare, di ragionare e di emozionarsi. Il libraio stanco dell’ignoranza letteraria del pubblico, l’impiegata “pugliesotta” delle poste tutta curve e la “scaricatrice di porto” tipicamente romana…”
Cinzia Ceriani – Libero Volo
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“…i veri responsabili, però, sono altri: tanto i protagonisti del libro quanto i lettori alla fine dovranno “universalmente” riconoscere che quanto accaduto tra Roma e Parigi nel 2014 NON È TUTTA COLPA DEL PIPISTRELLO perché ognuno di noi ne è stato in parte responsabile.”
Libero Volo
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“…Sullo sfondo i libri, una canzone anni ’80 e la finzione cinematografica: i tre “colpevoli” d’aver scatenato desideri, delusioni e incomprensioni in chi pretende di condurre un’esistenza al di là di ciò che il quotidiano propone.”
Media & Sipario
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