“Perché mi interesso a te? Forse perché ho il rimorso di non essermi fermato neppure io, non ho volto lo sguardo indietro per vedere se, con la nostra rivoluzione soffocata, ci eravamo perduti qualcuno.”
Le pulsioni e le passioni, le tragedie e i segreti di una generazione che sognava la rivolta generale trovano la loro rappresentazione in A muso duro. In questo intreccio, oscuro e reticente, si muove Martino Ribaud, un poliziotto che ama indossare il suo eskimo, retaggio dei trascorsi tra le barricate degli anni ’70. È lui che, a trent’anni di distanza, decide di rincorrere i fantasmi del passato, dubitando di quello che troppo a lungo non era sembrato altro che un suicidio.
Rassegna stampa
“Montin ci regala un noir dalle venature nordiche, svedese anche nella lunghezza, che però scorre veloce, tenendo inchiodato il lettore per l’originalità dell’ambientazione storica e la descrizione dei luoghi, la forza dei dialoghi e lo spessore dei personaggi, le voci, la musica e le lotte di una generazione sconfitta e disillusa.”
La Provincia, Mario Chiodetti, 31/10/2020
“È nato un nuovo personaggio seriale, nelle intenzioni di Montin, mentre il canone letterario in cui s’inserisce continua a essere molto amato.”
Repubblica (ed. Milano), Annarita Briganti, 1/12/2020
“L’indagine tiene col fiato sospeso, il ritmo è forte, il finale imprevedibile.”
Alias (il manifesto), Beatrice Andreose, 30/01/2021
“Forte della sua esperienza come giornalista di cronaca nera, ma si è anche occupato di geopolitica ed economia, Umberto attinge agli anni trascorsi a scrivere per i quotidiani – anni nei quali ha avuto modo di avvicinare e conoscere molti aspetti tecnici investigativi – e li unisce a una capacità narrativa di ampio respiro tipica degli scrittori del genere, dando vita a una storia ricca di dialoghi e descrizioni.”
CiaoComo
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