A cura di Andrea B. Nardi
Main Street creò forti controversie e suscitò odio verso il suo autore, colui che aveva osato squarciare il velo di Maya dell’arretratezza culturale di quella che avrebbe invece dovuto essere la parte più salubre e nobile del popolo americano.
«In America la maggior parte di noi — non solo i lettori, ma anche gli scrittori — ha ancora paura della letteratura che non sia glorificazione di tutto ciò che è Statunitense, un’esaltazione dei nostri difetti così come delle nostre virtù», così Sinclair Lewis nel suo discorso alla cerimonia della consegna del Nobel, e ancora: «gli Stati Uniti oggigiorno sono il più contraddittorio, deprimente, emozionante Paese del mondo». Nonostante l’avversione che incontrò negli ambienti conformistici e benpensanti, Main Street fu il suo primo importante successo commerciale, e nel 1923 Hollywood ne fece una pellicola diretta da Harry Beaumont.