“Le donne di lettere sono quasi del tutto sconosciute le une alle altre, eccetto ogni tanto per il nome” scriveva Natalie Clifford Barney a Colette negli anni Venti. Quando nel 1927 fondò l’Académie des Femmes lo fece perché le donne potessero conoscersi, riconoscersi e celebrarsi. “La parola alle Amazzoni” ha lo stesso intento e ripercorre la storia delle donne lesbiche, la loro rappresentazione e visibilità storica, letteraria, e artistica. Pone al suo centro le donne, la loro parola e il loro desiderio di essere individui completi e indipendenti dallo sguardo maschile ed etero-normativo. Perché se Saffo è indiscutibilmente la prima donna a noi giunta che cantò l’amore e il desiderio tra donne, non fu certamente l’ultima.