Ambientata a Napoli, questa storia illustra le vicende di una famiglia del Pallonetto di Santa Lucia, attraverso la voce di uno dei suoi membri più giovani: Luciano. Ossessionato da un incubo, il ragazzo si convince di scontare una maledizione familiare, la quale si accompagna ai primi sintomi di uno squilibrio psichico. I dialoghi col terapeuta rappresentano il momento in cui il protagonista viene condotto alla presa di coscienza di un trauma infantile, che conduce all’epilogo del libro.
Il lettore partecipa in prima persona allo svelamento di questo passato, anche tramite la struttura narrativa di alcune sezioni, che rivelano una sottotrama della storia raccontata.
Il libro è scritto in italiano e in dialetto napoletano, e utilizza diversi registri linguistici. A questa caratteristica, su cui si fonda la psicologia dei personaggi, si aggiunge l’utilizzo di immagini e simboli che raffigurano i sogni del protagonista.