Il viaggio introspettivo di un poeta, prima figlio poi amante poi uomo, che esplora profondamente il desiderio di vivere e quello di morire, l’ardore di amare e la disillusione dell’amore. Chiede, urlando all’arte e alla poesia, la salvezza della sua anima. E lo fa avvolto in un silenzio assordante, anecoico, dove parole gridate e urla che implodono non hanno né tempo né spazio.
Immaginatevelo avvolto in un cappotto scuro, il collo illuminato da una sciarpa cremisi e un cappello a far ombra ai suoi occhi disincantati e profondi. Immaginate il poeta che vi richiama con quello sguardo a seguirlo, con una torcia ad illuminare il buio del sentiero, e abbiate fiducia nei suoi passi. Vi porterà lontano, dove alcune domande troveranno risposta e
scoprirete che è stato inutile porsi le altre.
Mariagrazia Moscarelli