Nella primavera del 1939 Werner Heinemann, un ragazzo tedesco appena ventenne, rampollo di un’agiata famiglia borghese, ha le idee molto confuse: intelligente, sensibile e pieno di interessi, ma eccessivamente viziato dalla madre e incompreso e trascurato dal padre, non è ancora riuscito a fare una scelta nell’ambito degli studi o del lavoro. In un momento di crisi personale e sentimentale, crede di aver trovato la sua strada arruolandosi nei reparti delle SS combattenti, e da allora la sua vita privata si intreccia con le vicende della guerra, fra gesta eroiche e atroci crimini, errori irrimediabili e amori impossibili. Sono le tappe di una difficile e dolorosa presa di coscienza, un tormentato percorso di maturazione che si conclude ai primi di maggio del 1945, quando le truppe sovietiche entrano a Berlino.