Questa raccolta è frutto di un lungo lavoro di gestazione. Accompagna il suo autore da diversi anni, seguendone i passi, testimoniandone la crescita: facendo affiorare, cioè, la traccia di un cammino, lo sviluppo di un carattere. Il titolo allude alla figura di Mercurio, dio del mutamento e della dialettica, protettore della parola e degli scambi, dei ladri e dei commerci. L’aggettivo che ne deriva sta dunque a indicare il rapido incedere nel mondo, lo stravolgimento fulmineo, l’effervescente mutevolezza delle emozioni e della coscienza. Mercuriale è il divenire. È il vento che si poggia sui corpi: talvolta sfiorandoli appena, talvolta modellandoli con forza. Mercuriale è lo sguardo del poeta, leggero e avido allo stesso tempo.