Mirabolanti imprese e appassionati amori di un condottiero immaginoso. Un “eroe” del tardo Quattrocento italiano, generato da un fulmine ed esperto soprattutto in materia di evasioni mentali. Sulla sua giostra, fantasmi, glossatori, cornuti, dame. Nel romanzo è riportato anche il discorso tenuto dal suo cavallo Lusifante al Senato di Venezia.
Giliola Chistè © (Foto di copertina)