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Rapporto della visita di Capitan Tempesta in Paradiso

copertina

Rapporto della visita di Capitan Tempesta in Paradiso

Autore: Mark Twain
Pubblicato nel 2009
Pagine 160
ISBN 978-88-7371-480-4
€ 10
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Il Libro

Il capitano Stormfield, vecchio marinaio passato a miglior vita, è convinto di essere destinato all’inferno e invece compie il suo ultimo viaggio solcando il cosmo fino al Paradiso. Lassù si ritrova in un mondo articolato e complesso, non esente da alcuni malcostumi terreni, ma dove le intenzioni degli uomini contano più delle loro azioni. Incontra le moltitudini di anime che lo popolano e, attraverso le loro esperienze e le loro storie, capisce che il nostro Paradiso – che poi è solo uno dei tanti, così come sono tanti i mondi e perfino gli universi – non corrisponde ai racconti biblici e alle credenze popolari.
In questo racconto lungo Mark Twain dimostra ancora una volta il suo impareggiabile talento con una satira sferzante e dissacratoria che se la prende con le più radicate credenze religiose.
Il volume è arricchito da alcuni racconti brevi che mettono alla berlina altri vizi capitali dei quali l’uomo, pur attraverso i secoli, sembra non riuscire proprio a liberarsi.
Un apparato critico e iconografico, alcune rare illustrazioni e un’appendice che riporta tre lettere di Twain al quotidiano Alta California, completano l’edizione.

A cura di Sergio Calderale e Clara Piccinini

In Appendice tre lettere di Mark Twain al quotidiano di San Francisco Alta California tradotte da Francesca Santarelli

Rassegna stampa

”[…] Un testo che è purtroppo andato perduto, ma che Robin ci propone in una bella edizione arricchita da qualche gustosa illustrazione anni ‘50 e da tre lettere interessanti perché sono gli unici accenni che Twain fa all’uomo che gli ispirò il protagonista del romanzo. […] Deliziosi anche i cinque brevissimi racconti in appendice […]. Insomma il volumetto ci restituisce il Mark Twain di sempre: acuto, sarcastico, divertente, anticonformista e bacchettone allo stesso tempo, sempre pronto a mettere in ridicolo i vizi e le ipocrisie degli esseri umani. Senza mai rinunciare al bene prezioso dell’autoironia.”
David Frati – Mangialibri