Fin dal momento in cui uno spazzino lo rinviene, nudo e sporco, in un cassonetto per l’immondizia, Zero si troverà a dover affrontare con occhi del tutto speciali le molte sfumature della vita in una grande città.
La povertà, la solitudine, la perversione umana e la guerra, ma anche l’amore e l’amicizia, queste sono alcune delle cose che Zero imparerà a comprendere, attraverso la sua esperienza e quella dei mille personaggi che animano il romanzo.
Ora fantastico e ironico, ora inquietante e terribilmente serio, “Zero” si legge come una favola, ma è una favola per adulti. Rappresenta uno specchio della società contemporanea, e i richiami a tematiche attuali – quali la tossicodipendenza e la pedofilia – non possono che inoculare nel lettore il germe di un dubbio: si tratta solo di fantasia, oppure della realtà che quotidianamente viviamo?