Un segreto da nascondere, uno scandalo da evitare, le apparenze da salvare: sono le fragilità a contraddistinguere i personaggi della “Casa dei notai”. Il commissario Giorgi si trova a indagare su un delitto apparentemente inspiegabile, vittima una donna appartenente a una famiglia illustre disposta a tutto pur di salvare la propria rispettabilità. Per trovare il colpevole il commissario dovrà scavare nella personalità dei sospettati, sopportarne l’arroganza e intuirne i disagi, così da aprirsi un varco in una roccaforte che appare inviolabile, percorsa nascostamente da ipocrisie e giochi di potere.
Perché in certi ambienti si può perdonare tutto: fallimenti, tradimenti, debiti… Basta farlo sottovoce, senza che nessuno senta e veda. Sarà proprio questa la colpa della vittima: avere avuto dita sottili che si allungavano tra gli interstizi di pietre abbandonate, sgretolando sabbia e mattoni?
Interviste
“Penati debutta come giallista”, Filippo Penati intervistato su CorriereTv (di Roldano Radaelli, 13 novembre 2013)
“Il nuovo Penati, dai guai giudiziari ai romanzi gialli”
“Personaggi arroganti alle prese con ipocrisie e giochi di potere, in un ambiente dove tutto si perdona purché nessuno lo sappia. Ma l’ex uomo d’oro del Pd Filippo Penati mette le mani avanti: non cercate la Provincia di Milano o il Comune di Sesto San Giovanni nel suo primo romanzo.”
D: Penati, davvero nessun riferimento autobiografico?
R: Se che ci sarà una caccia a riferimenti alla politica o alle mie vicende giudiziarie. Ma non sono mica Napoleone, che devo scrivere le mie memorie. Ho scelto di non indicare dove la storia si svolge, per non distrarre il lettore. […]
D: Perché un giallo?
R: Ho sempre amato questo genere. Simenon e le straordinarie descrizioni dei luoghi. Gardner, avvocato liberale delle minoranze messicane, padre di Perry Mason. I legal thriller di Grisham. […]
Intervista su QN, 22 ottobre 2013
“Penati ad Affaritaliani.it: “Ecco il mio noir. Una copia anche a Bersani”
D: Come le è venuta l’idea di scrivere un libro giallo?
R: Sono un appassionato di libri gialli. Ho letto tutto Simenon, più volte, per dirne una. Appena avevo un po’ di tempo mi ci immergevo. Una grande passione. L’idea di costruire una trama credo sia una cosa che accomuna tantissimi lettori. Ne ho avuta l’occasione e l’ho fatto.
Intervista di Fabio Massa – Affaritaliani, 2 ottobre 2013
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“Penati svela i suoi misteri: ma è un giallo”
D: Filippo Penati, ora veste i panni dello scrittore esordiente.
R: Ma quale scrittore. Mi sento piuttosto un artigiano delle trame. Sa, come un falegname che prende i pezzi e li inchioda insieme.
Intervista di Raffaella Foletti – Il Giorno, 25 settembre 2013
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Rassegna stampa
“Dalla fine anticipata della legislatura in Regione Lombardia Filippo Penati ha abbandonato la politica attiva. In questi mesi l’ex presidente della Provincia di Milano, che sta affrontando a Monza un processo per varie accuse relative a casi di corruzione, si è dedicato ad una sua grande passione, la letteratura gialla.”
Dal blog di Gad Lerner, 3 ottobre 2013
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“Un giallo a tinte fosche, ambientato lontano dalle aree falck di Sesto. Dopo il suo grande accusatore – Piero Di Caterina – anche Filippo Penati ha deciso di darsi alla letteratura. Il tema scelto, come qualcuno potrebbe sospettare, non sono i suoi guai con la giustizia. L’ex presidente della Provincia di Milano ed ex capo della segreteria di Bersani ha scelto di muoversi sulle orme di Hitchcock, scrivendo e pubblicando il suo primo romanzo noir. […]”
L. Marinaro – Libero Quotidiano, 28 settembre 2013