Due uomini si ritrovano vicini di casa in una campagna piuttosto isolata dell’Oltrepò pavese.
Il primo ad arrivare è Antonio, un ingegnere deluso e ferito da un fallimento matrimoniale che proprio non riesce a digerire; lo raggiunge un sacerdote, don Luigi, trasferito là (“confinato”, come presto si capirà) per riaprire una vecchia chiesetta abbandonata e restituirla a una comunità dispersa. Le loro esistenze si intrecciano progressivamente, i due costruiscono un’amicizia inaspettata e una crescente complicità fatta di ascolto e di sostegno reciproco. Le brevi o lunghe chiacchierate, ritagliate con tenacia dai due uomini all’interno di giornate dense, di vite almeno in apparenza lontane, mettono a nudo gli angoli più nascosti di entrambi.
Fino a una svolta decisiva della storia.