“Una mente complessa dunque” osservò Holmes. “I grandi criminali molto spesso nascondono in loro un imprevedibile talento creativo.”
Tutta l’arguzia, ma anche l’umanità di Sherlock Holmes raccontate dal fedele Watson: è infatti dagli appunti del suo immancabile “assistente” che emerge un lato più intimo del celebre investigatore, attratto dai misteri e dalla sfida che pongono alla logica umana, ma anche capace di prendere a cuore casi apparentemente disperati soltanto non deludere clienti a dir poco eccentrici.
In questi racconti, che si muovono sul filo dell’ironia e dell’autoironia, sempre con l’aiuto di Watson, Holmes deve risolvere strani enigmi ma anche dare una lezione ai malviventi che lo perseguitano per paura che possa smascherarli.
