“…S’ì fossi morte, andarei a mì padre; s’ì fossi vita, non starei con lui…”
Ho udito troppo questa frase in bocca ai figli, non miei per fortuna, ma mai ne ho udita una simile verso il nonno. È difficile infatti che un nonno tradisca quella che per lui rappresenta l’ultima sfida all’annullamento della sua esistenza. Inoltre, l’esperienza prodotta durante una vita non conosciuta e accaduta prima di quella del padre, circonda la presenza dell’avo di un’ectoplasmatica atmosfera che contribuisce alla convinzione che solo lui sia dotato di saggezza. I nonni, chiusi dentro questo spazio siderale, sentono il bisogno di essere presenti e saggi, più di chiunque. È inevitabile quindi, che quello che resta dei loro ricordi sia trasmesso con i mezzi che restano loro, prima di sparire.