Un poliziotto in pensione, dopo essere rimasto per decenni seduto allo sportello dell’ufficio passaporti della questura di Bolzano, e non aver partecipato mai, ma proprio mai a un’indagine, si trova ora a svolgere dei lavoretti: piccole ricerche, minuti accertamenti. Lo chiamano Marlòve perché, da giovane, raccomandava ai colleghi di leggere Chandler, e quelli per prenderlo in giro gli hanno affibbiato il soprannome desunto dalla pronuncia italiana dell’inglese Marlowe.
I casi di cui si occupa, da investigatore in nero a 50 euro al giorno più le spese, sono da poco: un uomo scomparso, una moria di cani, un medico perseguitato da lettere piene di insulti, badanti trattate male, quadri rubati durante la guerra che devono essere restituiti, ex mogli che vogliono controllare i mariti e, infine, un omicidio, del quale Marlòve viene ingiustamente accusato e che rischia di fargli perdere la stima e la credibilità di cui gode in tutta Bolzano.