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«Unirono le loro solitudini, superando quell’uggia che stazionava come un parassita nelle loro gole e andava su e giù, fino alla bocca dello stomaco. L’odore acre del fieno si mescolava con quello dei loro corpi affamati di sensualità. Bastavano a se stessi.»
Tratto da un manoscritto originale, il romanzo ricostruisce l’esperienza di un soldato dell’esercito borbonico all’epoca del Risorgimento. Il protagonista vive in prima persona alcuni momenti decisivi che portarono al raggiungimento dell’unità nazionale, incarnando perfettamente lo spirito dell’epoca. Biagio decide di fare il soldato perché sogna una carriera senza ombre e una vita ordinata. Ma un susseguirsi di fatti e sorprese sovrasta questa sua naturale inclinazione, costringendolo a prendere decisioni non sempre coerenti e a ribaltare più di una volta il suo sistema di valori.
Tra le righe del diario si annidano alcuni importanti segreti che, pur restando non detti, lasceranno comunque traccia nelle vite dei protagonisti. L’intreccio coinvolge due personaggi femminili, un uomo di potere e un bambino, attorno al quale ruotano vendette e misteri. Il tutto nel lacerante contesto sociale del Sud del Paese, dove fa da sfondo il fenomeno del brigantaggio.
Rassegna stampa
“Un piccolo libro che rimane, quello di Francesca Lococciolo. Tutto ambientato nel Mezzogiorno e, per di più, in un tornante fondamentale della sua storia.”
Gian Paolo Manzella – Consigliere della Regione Lazio per il Partito Democratico
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