«“C’era una volta un piccolo bambino, che per indicare qualcosa d’infinito, diceva sempre: ti voglio bene, mamma, come il cielo, come la terra e come la strada”. C’era una volta un piccolo bambino…»
Carolina aspetta ansiosa il figlio salito sui monti della Val Camonica. Che fine ha fatto Franco? Perché non torna? Sì, le aveva ripetuto che le notizie sarebbero state rade, che le lettere avrebbero potuto essere intercettate dai nazisti. Ma è trascorso troppo tempo ormai. La guerra è finita da mesi: anche i convogli carichi di deportati e reduci, affamati e macilenti, si stanno diradando. Cosa si nasconde dietro la sua scomparsa? Quale mistero celano i boschi camuni?
“Il partigiano Franco” racconta un episodio della Resistenza lombarda da un punto di vista scomodo, quanto mai autentico. Un destino avverso del quale sono responsabili uomini in carne ed ossa che per settanta lunghi anni gli hanno negato pure la dignità della memoria. Cos’è successo in quei maledetti sette giorni, dal 19 al 25 giugno del 1944?
La storia vera di un ragazzo che un giorno partì per la montagna in nome di un ideale chiamato Libertà.
Rassegna stampa
“Il partigiano Franco racconta un episodio della Resistenza lombarda da un punto di vista scomodo,
quanto mai autentico. Un destino avverso del quale sono responsabili uomini in carne ed ossa che per
settanta lunghi anni gli hanno negato pure la dignità della memoria. Cos’è successo in quei maledetti
sette giorni, dal 19 al 25 giugno del 1944?”
Mantova chiama Garda
“Anna Maria Catano firma pagine mirabili nel ricostruire la storia familiare, gli ideali e la formazione di Franco, la nobiltà delle figure dei genitori, la maturazione della scelta di farsi partigiano, la scelta opposta che i suoi amici e coetanei fecero…”
Massimo Tedeschi – Il Corriere della Sera