«Le rocce rossastre, che si stagliano dal profondo deserto fin quasi a toccare il cielo tersissimo, ti conducono per mano fuori dal tempo, in un’armonia antica di colori e forme, facendoti sentire umile e al contempo totalmente appagato. È un panorama mozzafiato!»
In questo garbato e curioso piccolo pamphlet viene narrata un’estate trascorsa in città da un nonno e una nipote, che “viaggiano” tra interviste a rappresentanti dei vari mestieri, tra città o paesaggi strepitosi, tra scrittura, poesia e cultura. Un vicino misterioso e misantropo provoca la loro reazione e un intrigante ragazzo li aiuta nel loro percorso. Le città abitate sono Milano e Cremona. L’umiltà e l’accettazione del proprio limite e della propria vulnerabilità aprono scenari inaspettati, in cui ogni gesto, ogni mestiere, ogni stagione può offrire quella dignità che ciascun uomo, disperatamente, cerca per tacitare la sua ansia di bellezza e di infinito.