A cura di Angelo Mainardi
Il suicidio del padre, al quale René Crevel assistette a quattordici anni nella scena terribile e assurda della madre che lo conduce a vedere l’impiccato per ammonirlo contro il vizio, si duplica qui nella morte volontaria di entrambi i genitori del protagonista, tentativo disperato di chiudere i conti con l’isteria di questa coppia di atridi. Romanzo tra i più vitali della letteratura surrealista, Détours registra, tra inquietudine esistenziale e ironica derisione, un “male di vivere” che è il nuovo male del secolo.
Rassegna stampa
“Oltre al romanzo d’esordio di Crevel, anche una serie di testi inediti o rari che si caratterizza per la varietà di argomenti affrontati e un essenziale album iconografico allestito da Marco Catucci.”
Il Manifesto, Pasquale Di Palmo, 10/01/2021
“La sua pagina è di continuo percorsa da un brivido ondulatorio e sussultorio, è carica di immagini a cascata come pietre preziose che si riversino da una panoplia, mentre la costruzione delle frasi e i tagli sintattici ex abrupto tradiscono la sua passione per il cinema.”
Il Venerdì di Repubblica, Massimo Raffaeli, 26/03/2021
“L’autore francese si misurò con gli eccessi, tra l’alcool e la rivoluzione. E si annientò.”
Italia Oggi, Diego Gabutti, 3/4/2021