A cura di Stefano Serri
Questo libro è un ritratto di Parigi, forse la città più cantata, decantata e declamata, dai suoi abitanti e dai turisti occasionali, fino agli innamorati di passaggio. Dieci poeti ci guidano dentro e fuori la Ville Lumière, tra ricordi, scoperte e curiosità, in due opere qui messe a confronto: Promenades et Intérieurs (1872) di François Coppée e la sua parodia a diciotto mani, Dixains réalistes (1876).
Dieci sono anche i versi che compongono ognuna di queste istantanee poetiche, capaci di esplorare, tra le pietre e le vetrine, ogni angolo di esistenza: i poveri e i ricchi, la moda e la natura, l’amore e la fame.
Piccola Bibbia di modernità, Parigi in dieci righe, come una venditrice ambulante di primizie e chincaglierie, ci guida, zoppicante o spedita, in questa città di artisti e mercanti, un po’ più lontano e dentro noi stessi.
Testi originali a fronte. Edizione illustrata
Rassegna stampa
“Lo scopo di questo volume, affiancare due opere non ancora tradotte in Italia e legate tra loro dal legame apparentemente occasionale della parodia, non è solo quello di illuminare entrambi i testi di nuova luce inevitabilmente riflessa, ma anche suggerire due differenti sfumature (ed è proprio dal discriminare sfumature che possono scaturire scintille di conoscenza) sul modo di intendere la poesia.”
Nazione Indiana, Ornella Tajani
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Rai Radio 3, Pagina 3, Silvia Bencivelli al minuto 15 parla di Poesia e parodia
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“Questo libro nella sua interezza ci regala un ritratto di Parigi incredibile. I versi si trasformano in una mappa da percorrere attraverso i luoghi che le poesie disegnano, scorci vivissimi di una città da sfogliare.”
Carezze di carta
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