“Mentre spirava li aveva rivisti insieme, aveva guardato i loro corpi stringersi con una forza tale da farsi male, nel vano tentativo di affondare sempre più dentro l’altro, di scrutare ogni granello profondo rimasto sconosciuto.”
Napoli, 2016. Maurizio attende la morte in un reparto per lungodegenti.
Mogadiscio, 1946. Il sole che splende sulla città è rovente, non lascia scampo.
Il filo che lega queste due realtà così distanti è l’amore di Renata e Rino, un amore caparbio e ostinato che riesce ad attraversare e superare la distanza, l’incertezza economica e la malattia. In un dialogo senza veli con il suo migliore amico, Maurizio ripercorre le tappe fondamentali del rapporto dei suoi genitori. E soltanto parlando di questo amore riesce finalmente a riconciliarsi con la vita.
Rassegna stampa
“Prisco è soprattutto uno scrittore, un narratore di fervida immaginazione che pur partendo talvolta da sotterranee trame individuali, racconta storie che lasciano intravedere sullo sfondo profonde lacerazioni storico-politiche.”
Antonio Grieco – Il Rievocatore – Ottobre-Dicembre 2021