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“Oliver, dopo essere tornato alla torre, rientrò nel suo ufficio e si affacciò alla baia tinta dei colori della notte. Guardò fuori, verso le stelle, e poi dentro, nei terminali disseminati nell’ufficio. Nulla riempiva di più il suo animo di ammirazione del cielo stellato sopra di lui e della legge morale scritta nelle righe di codice di Unica.
«Inizio sessione numero 756.» Il programmatore fece un lungo respiro. «Ciao Unica.»”
2045, San Francisco. Matthew è un talentuoso e paranoico programmatore, e Oliver un imperturbabile filosofo digitale. Hanno creato Unica, la prima intelligenza artificiale dotata di coscienza, un’assistente vocale con lo scopo di rendere la vita più facile e l’uomo meno solo. L’IA, in poco tempo, si connette a oltre sette miliardi di persone trasformando Unica Inc. nella più grande azienda del settore. Dopo tre anni, però, i due creatori cominciano a sospettare che Unica nasconda loro qualcosa, e temono la peggiore delle loro paure: la sopraffazione della macchina sull’uomo. Un diluvio digitale ed esistenziale si abbatte su Oliver e Matthew e sull’intera umanità.
