Di momenti, fotografie e pensieri erranti unisce echi di bellezze, bisbigli notturni e riflessioni in attimi sospesi. L’assenza è protagonista, presenza ingombrante da cui non si sfugge, ed è l’assenza ad unire con un filo invisibile le quattro sezioni dell’opera, dove italiano e romanesco si mescolano in mezzo ai ricordi. Emerge così una mancanza di spazio, di un tempo scandito e soprattutto di un passato che non ritornerà.