Sono io sempre, mi piace immaginarmi così.
Un alieno che fotografa forme note
O le inventa per il piacere. Non visibile
Perché lo è troppo – col banale si esagera.
Presente ed assente in una camera fi ssa.
Non invado lo spazio, né lo consumo, lo registro.
E la vita fl uisce inconsapevole come sognata.
Non è fatta di miliardi di elettroni tutti uguali?
Così per essere mi assento, per vivere mi nascondo.