Una favola, come quelle antiche, un po’ poesia, un po’ storia, scritta nell’aprile 2020 in pieno lockdown per Covid.
Una martora nella tana, sotto terra, un merlo che svolazza in cielo: brevi immagini che descrivono sensazioni e pensieri regalati da un’attenta coscienza.
Quando il corso della vita subisce un arresto, quando un dramma ci travolge, ci si ritira a lisciarsi pelo e piume e le percezioni di sé nel mondo vengono amplificate. La descrizione diventa lirica, ma rischia d’essere sterile se non avviene l’incontro.
Dai quadri separati nasce una favola, nasce con una magia che permette ai due protagonisti di diventare amici. Per muoversi nel mondo si pretende un cambiamento e i due confronteranno le loro abitudini e modi di vivere alla ricerca di un nuovo modo d’essere: la natura in tutte le sue manifestazioni sa essere saggia maestra.
