L’immagine residua, o immagine fantasma, è, sostanzialmente, un’immagine falsa, un’illusione ottica che, in determinate condizioni, l’occhio umano riesce ad osservare anche se essa non è più presente nel campo visivo: partendo da questa particolare capacità oculare, che dura solo un battito di ciglia, si snoda un dialogo, tutto interiore, che narra di un legame che continua ad esserci pur nella mancanza fisica dell’altro. L’altro che manca non si capisce bene poi chi sia per davvero: chi è realmente assente? Chi parla o chi appare? Questo ha poca importanza. Mi interessava rendere quasi inesistente la differenza tra realtà e irrealtà, e il linguaggio poetico è lo strumento più adatto per rendere sempre più fl ebili i confini tra i due aspetti dell’esistenza.
(Dalle Avvertenze dell’autore)