Nella Torino dei primi del ‘900 una giovane donna è costretta ad affrontare le sue più intime paure, in una casa-castello cupa e misteriosa si trova a scoprire con desiderio e paura nuovi luoghi popolati da mostri e fantasmi (reali o immaginari?).
Persa nell’incanto malioso e maligno di allucinati colloqui con le ombre, macabre apparizioni e inquietanti sedute spiritiche, la fragile e suggestionabile ragazza si convince di rivivere la favola nera di Barbablù. Il limite tra realtà e suggestione si fa sempre più labile e la mente della protagonista vacilla fino a giungere a un finale sorprendente.
Un romanzo scritto in modo magistrale, dove nulla è lasciato al caso e ogni aggettivo è scelto con cura e un’attenzione particolare ai dettagli permette al lettore di immergersi completamente in un mondo lontano nel tempo.
Rassegna stampa
“E mentre il limite tra realtà e suggestione si fa sempre più labile e indefinito, la protagonista si convince di rivivere la favola nera di Barbablù, lasciando il lettore assistere impotente e attonito alla deriva della sua vacillante giovane mente.”
Repubblica Torino – 23/05/2022 – Gabriella Crema