È uno sguardo ampio quello che guida questa raccolta, intriso di luce e silenzio. È l’ascolto del tempo, il risveglio della terra, la contemplazione della natura. Se la “residenza” del titolo suggerisce stasi, le parole realizzano un senso di slancio verso ogni manifestazione di vita.
Luogo di azione ma anche di raccoglimento dello spirito, queste poesie celebrano un mondo che è potenza e sospensione, movimento e osservazione.
Tra spazio urbano e naturale, l’autrice si muove in luoghi distanti ma profondamente connessi da un’apertura che è il fil rouge di tutta l’opera: un inno alla gioia ma anche all’assenza, in una panoramica, intima e collettiva, di un presente in divenire.
Alice D’Isernia