“Il viso è coperto dalla stoffa stracciata, dalla vita in giù invece è nuda, tranne un paio di mutandine bianche mezze strappate, dev’essere rimasta in acqua per parecchio tempo perché il suo corpo sembra ricoperto da uno strato di gelatina.”
Sardegna. Arzudili. Marzo 1982.
Una mareggiata scaraventa un corpo sugli scogli di Cala Manna, di sicuro è di una donna, ma risalire alla sua identità sembra impossibile, è rimasta per troppo tempo in acqua.
Non avendo elementi su cui lavorare, si pensa subito a un suicidio, ma l’esame autoptico rivela due sorprese: la donna era già morta quando è stata gettata in mare e il suo esofago contiene quindici pietre di ossidiana, tali e quali a quella che qualche anno prima aveva accidentalmente soffocato Gioconda, la figlioletta di due anni di Marilena Bua…