“Ma oggi non ci sono né segreti né ossessioni, tanto meno sogni. Franz è morto, e non ricordo gli anni in cui è stato vivo.”
Due celebri scrittori austriaci, Hugo von Hofmannsthal e Arthur Schnitzler, confidano a Sigmund Freud, in due lunghe lettere, i loro rispettivi, irreparabili lutti. La forma dell’apocrifo, a distanza di oltre un secolo, diventa chiave di accesso al loro comune dolore.