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«A braccia aperte,
come ubriaco in cerca di equilibrio,
passeggio,
pizzicando righi di pentagramma,
note sparse sorreggono i passi,
suona una lontana melodia.
Si accende la chiave di violino,
illumina il mio notturno.»
La poesia è un singhiozzo dell’anima. Non trovo metafora migliore per esprimere il mio sentire intorno a quella che continuo a ritenere la più elevata tra le arti. La poesia dà forma alla sostanza che vive dentro ognuno di noi, e che ci plasma, ci modifica, ci rende coscienti di essere vivi, oltre l’arrendevolezza alla morte che aleggia ogni giorno sulla nostra esistenza.
Scrivere poesie per me è un atto d’amore da donare a qualcuno, qualcuno che non ha immagine né carne, eppure respira al di là dei respiri miei. Le poesie sono di chi le legge, non di chi le scrive; non è una mia affermazione, semplicemente una verità.