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«Come mai i mobili erano tutti al loro posto? I tappeti sul pavimento, i quadri alle pareti. C’era stato un naufragio, i mobili, i tappeti, i quadri sarebbero dovuti essere tutti addossati su una sola parete. Si tolse le scarpe. Come mai l’acqua non le bagnava i piedi? E cos’era, nell’aria, quell’odore di lenzuola pulite? Doveva esserci odore di salsedine, e il grido di gabbiani.»
In un arco di tempo che si snoda dagli inizi degli anni Venti alla fine degli anni Trenta, che si dipana dalla Russia post-rivoluzionaria all’Italia fascista ed all’America ruggente e della grande depressione, crescono ed evolvono personalità che, nello svolgersi degli eventi, esplorano e riconoscono i propri limiti ed i propri punti di forza, si adattano, correggono, in una ridda disparata di sentimenti. L’amore, i legami di sangue e d’elezione, la comprensione ed il rispetto, l’incomprensione ed il rispetto, il possesso, la rabbia, il sospetto, la gelosia, il sostegno reciproco e incondizionato è ciò che unisce e muove Alesia e Matilde, Ol’ga, Fausto, Miriam, Julia.
