Una sinistra disorganizzata, divisa in tanti orticelli, non riesce ad arginare la costante opera di demolizione dei diritti costituzionali operata da una destra che ha saputo trasformare la Repubblica in una oligarchia asservita ai potentati economici. Mirare invece ad una piena attuazione della Costituzione potrebbe diventare il motivo dominante di un manifesto inclusivo che, senza compromessi sugli storici ideali di eguaglianza sociale, restituisca unità alla sinistra, ricompattando tutte le sue componenti in un unico campo, veramente largo.
In questo breve testo, con un linguaggio semplice e diretto, si mostra come siano proprio le attuali leggi dello Stato ad ostacolare l’effettiva attuazione dei diritti costituzionali. Ma i rimedi esistono a volerli cercare, sono quasi delle ovvietà: princìpi di buon senso comune che nel testo vengono declinati con esempi attuativi analitici, semplici e praticabili, tipici del pragmatismo e della forma mentis scientifica dell’autore. Un contributo positivo dunque, costruttivo, che però non lascia alibi alla responsabilità dei partiti di sinistra: sapranno mai abdicare al loro potere in favore del popolo? Sapranno tutti fare un passo indietro per favorire la nascita dal basso di un’ampia alleanza tra gli elettori, piuttosto che tra gli eletti?