Disponibile anche in ebook
“Noi uomini, noi donne, nudi e inermi davanti al ruggito del mondo, a un vasto vulcano luminoso e rombante, ci stringiamo smarriti in un angolo della stanza, confondendo il nostro respiro con l’ansimo d’uragano che scuote quella e noi.”
Un anziano professore di filosofia, disilluso e solitario, e una ragazza dell’alta borghesia milanese, si incontrano per caso sull’aereo per Città del Messico e decidono di condividere l’esperienza di viaggio in Chiapas. Vengono inopinatamente coinvolti nella fuga verso il sud da due rivoluzionari sconfitti, un ex brigatista latitante e un ex comandante della guerriglia salvadoregna.
In realtà il brigatista intende solo vendere un carico d’armi in viaggio verso lo Yucatan, del quale può disporre per garantirsi una vecchiaia serena. Il comandante dell’EZLN, invece, crede ancora nella possibilità di accendere un nuovo fuoco guerrigliero in America Latina.
Durante la fuga i quattro personaggi, di fronte al mondo di disperati che incontrano nel loro percorso, faranno i conti con le sconfitte, esistenziali e storiche, da cui provengono: i monologhi interiori dei quattro diventano progressivamente, grazie anche al paesaggio immenso e misterioso d’un paese magicamente antagonista, un coro unanime, un indistinguibile comune flusso di coscienza che li unisce nella battaglia con cui riaccedono alla Storia.
Segnato da un convinto manicheismo che identifica il male con il Nemico, l’imperialismo trionfante e apparentemente invincibile, e il progresso e la libertà con il difficile riscatto dei vinti, da ritrovare con rabdomantica passione nelle pieghe dolorose del reale, a qualunque costo e con qualunque mezzo necessario, il romanzo propone un percorso liberatorio poco conciliabile con il fatalismo amaro e masochistico, o semplicemente ingenuo, dei nostri tempi.
Rassegna stampa
“ Un’occasione per rivivere trasporti e sconfitte in un romanzo corale, godibile e battente con punte di poesia.”
Le Monde Diplomatique – il manifesto