L’indimenticabile 1956. A febbraio, dalla tribuna del XX congresso del Pcus, Krusciov denuncia i crimini di Stalin. L’onda provocata da queste rivelazioni sconvolge il movimento comunista internazionale e provoca non poche crisi di coscienza. La destalinizzazione suscita speranze e rivolte nel blocco dei paesi dell’Est, represse nel sangue a Danzica e nell’Ungheria di Nagy. Mentre il Pci s’interroga sulla natura di quei regimi, anche il campo occidentale rafforza il suo stato parallelo e occulto e costituisce una rete clandestina anticomunista ispirata dalla Cia e dalla Nato. Nasce Gladio.
Il Pci è stretto tra due fuochi e richiama al lavoro Antonio Sanna, per anni esponente del riservato Ufficio Quadri del partito. Sanna viene incaricato di scoprire cosa sia questa Gladio e se è vero che in Sardegna, a Capo Marrargiu, sia attivo un campo di addestramento segreto. Nel romanzo s’intrecciano le crisi di coscienza e riecheggiano i laceranti dibattiti dell’epoca. In una fitta serie di colpi di scena emerge il lato oscuro della Repubblica e le sue manovre illegali, l’azione dei servizi segreti americano e sovietico. Aggressioni, scoperte clamorose, fughe rocambolesche oltre cortina, e lo scontro della guerra fredda in Italia e in Sardegna. Ma il grande ingranaggio scricchiola. E Sanna alla fine sceglierà con sofferenza di stare da una parte della barricata.
Rassegna stampa
“Il libro ricostruisce società, cultura e abitudini dell’Italia di mezzo secolo fa in una storia di passioni per la libertà e di intrighi che parla anche di oggi.”
Il Messaggero Veneto
“Lecis ancora una volta utilizza le fonti della saggistica politica per imbastire un avvincente racconto ineccepibile sul piano storico.”
Onide Donati – L’Unità