«La vita ha aspetti insondabili e, per quanto ci si possa dannare nel tentare di risolvere il quesito, spesso è altrove che si trova la risposta.»
Da dove nascono i desideri? E la nostra vita come si conforma alle disparate necessità dell’esistere? È una frittata, un minestrone che straordinariamente troppo poco ci appare nella sua concreta inafferrabilità.
Il Diario, percorso a ritroso senza rispettare alcuna regola, ma leggendo i fogli sparsi, come caduti dalla scatola delle scarpe dove conserviamo le fotografie degli anni passati, ci permette di fare un po’ di luce su alcuni irragionevoli perché.
In una storia a tratti romanzata e inventata, laddove la memoria apriva buchi neri, l’Autore cerca di raccontarsi e di raccontare un brano sul mestiere dell’architetto.