Disponibile anche in ebook
“Siamo tutti schiavi di questa paura di stare da soli, come se quello spazio libero che inizia alla fine delle nostre dita, a pochi centimetri dal nostro fianco, rendesse i nostri passi incerti, stentati.”
Un kamikaze tormentato dai suoi fantasmi nel momento fatale. Un ragazzo gay abbarbicato a luoghi comuni feroci quanto quelli che combatte. Un’insospettabile malavitosa con uno spiccato senso dell’ospitalità. Una detenuta che aspetta una visita come unica ragione di vita. La sorprendente weltanschauung di un bambino di otto anni che stringe amicizia con una quarantenne su un aereo di linea…
I personaggi di questi racconti vivono la difficoltà di abbandonarsi alla vita e ai sentimenti, in una realtà in cui proprio i sentimenti sono banditi dalle stesse persone che li rincorrono ostinatamente.
Storie di gente qualsiasi e delle nevrosi dell’Occidente contemporaneo, tra narcisismo, accumulo, precarietà e paura del futuro. Ma anche ironia come chiave di decodificazione del mondo e relazione come unico senso della vita.
Vista da vicino, anche la più liscia e compatta delle superfici è screziata da venature che la rendono distinguibile da tutte le altre. Ma l’unicità della vita si perde se l’occhio che la osserva è distratto, e si fa bastare la superficie levigata.