La povertà costringe Bernard a lasciare il Camerun per immigrare in Italia, dove desidera studiare e diventare medico. Ben presto, però, scopre che la presunta “integrazione” di cui tutti parlano implicherebbe il rispetto di una condizione che solo chi deve subire percepisce: quella di rinnegare se stessi.
Bernard deve quindi accettare le assurde regole imposte come ricatto dal missionario che lo aiuta, la necessità di sposare un’italiana e ottenere la cittadinanza se vuole accedere ai concorsi per praticare la professione, il razzismo latente, spesso animato di buone intenzioni, che lo circonda.
Per la prima volta, i problemi dell’immigrazione raccontati non da sociologi ed esperti, ma da chi, giorno dopo giorno, vive sulla propria pelle la drammatica necessità di scegliere se rinnegarsi o integrarsi.
Un resoconto lucido, spietato e sorprendente di come gli “altri”, gli “extracomunitari”, gli “stranieri” vedono noi e le condizioni che poniamo per accettarli.
Rassegna stampa
“Si tratta, l’avrete compreso, di un libro aspro, un libro «cattivo», …di un libro che pone un europeo, un italiano, di fronte alle sue colpe, che lo inchioda al suo modo sempre errato (anche in chi ha le migliori intenzioni) di confrontarsi con «l’altro».”
Alfredo Barbera, Diario
Giliola Chisté © (Foto di copertina)