A cura di Lilli Monfregola
Bram Stoker è per tutti l’autore di Dracula, il romanzo che ne ha eternato la fama come scrittore del terrore sebbene nasconda una miniera di altri interessantissimi contenuti letterari. Con la pubblicazione di Doppie identità, da noi pubblicato per la prima volta in Italia nel 2009, viene alla luce l’intrigante tema – correlato a quelli della metamorfosi, del macabro e delle zone oscure della coscienza – del doppio e dell’arte dell’inganno a scapito di una vittima inconsapevole. In questo saggio il lettore può trovare tuttavia molto di più: si analizza l’arte dell’impostura nella Storia e le diverse forme in cui è stata praticata. Ne scaturisce una gustosa rassegna di uomini e donne, spesso famosi e “insospettabili”, che nel corso dei secoli si sono nascosti sotto mentite spoglie per volontà o per caso, quasi sempre al fine di ottenere un personale, meschino tornaconto. Fino alla straordinaria rivelazione che la regina Elisabetta I, forse, era di sesso maschile.
Rassegna stampa
“Ma sia che scandagli il mito truffaldino dell’Ebreo Errante, sia che si occupi del furfante John Orton, che riuscì a millantare titoli perfino sul suo epitaffio, ciò che affascina Stoker nei grandi impostori è proprio l’ambiguità.”
Roberto Barbolini – ItaliaOggi – 05-02-2022