Questa storia tratta di un episodio (il primo, non l’ultimo) della policroma vita – nella provincia emiliana – della protagonista, Dora Cordoni, maestra in pensione, comunista disincantata ma ancora piena di energia vitale.
Dora, appassionata di balletto moderno, scopre che lo spettacolo tanto atteso ideato e realizzato dalla compagnia della propria città verrà rappresentato, invece che al Teatro Valli, alla Scala di Milano.
Ritenendolo un furto all’identità della sua città, un tempo capitale del balletto contemporaneo, aiutata da una comitiva di squinternati amici, Dora decide di sabotare la Scala in modo da far saltare la prima per dirottarla a Reggio Emilia.
La vicenda si intreccia con un attentato fortunatamente privo di conseguenze per il quale viene ingiustamente sospettata Dora, che diventa oggetto di indagine della Questura.
Intervista su “Il Resto del Carlino”, 27/11/2023