Questo libro non è dedicato alla folta schiera di coloro che considerano gli impiegati pubblici un insulto alla meritocrazia, loschi parassiti i quali, più che le assenze, dovrebbero preoccuparsi di giustificare la propria presenza. No, si rivolge proprio agli impiegati pubblici e lo fa attraverso la lente dell’umorismo, quella strana capacità dell’animo umano che rende piccole le cose grandi e grandi le cose piccole, e può aiutare a superare le mille insidie che la routine lavorativa abilmente nasconde: dalle spire del formalismo burocratico, spina nel fianco che affligge i dipendenti prima ancora dei cittadini, all’appiattimento retributivo; dal nonnismo tipicamente amministrativo, alla iena con la quale sei costretto a condividere l’ufficio.
In questo viaggio semiserio nei meandri della PA, vengono passati in rassegna quelli che potremmo definire i vizi tipici dell’impiegato: dalle tendenze assenteistiche, alla scarsa motivazione. Colpe che l’impiegato non sempre ammette, ma che è convinto di espiare attraverso la timbratura quotidiana del cartellino: forca caudina di un ecosistema nel quale, per sopravvivere, occorre prima di tutto adattarsi.
Con le vignette di Carlo Mantovani
Massimo dell’Impegno
Non solo Massimo dell’Impegno è nato con la camicia, ma quando è nato all’altezza del taschino aveva già agganciato il tesserino identificativo. A parte questo, la sua vita non ha nulla di speciale. È una persona normalissima, uno dei tanti: perché tanti (gli invidiosi dicono troppi) sono gli impiegati della PA. E come ogni impiegato timbra il cartellino tutte le mattine. Poi entra in ufficio e si siede davanti al computer. A volte gli vien voglia di accenderlo.
Disponibile anche in ebook
Rassegna stampa
Nella puntata di “Un libro tira l’altro”, andata in onda su Radio 24 il 16/3/2014, si è parlato anche de “Gli impiegati pubblici… dovrebbero licenziarli da piccoli! Guida semiseria alla vita nella Pubblica Amministrazione” di Massimo dell’Impegno”. Se il resto della puntata vi interessa meno, ascoltate dal minuto 22 e qualcosa (circa:) Comunque ecco il sommario