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«Tutto era definito, meticolosamente organizzato da una mano celeste, sacra. Non vi era un modo per intervenire, tutti avevano un ruolo investito dal re perché il re è buono…»
La chiamano energia quella che fa muovere tutto il tuo corpo nella direzione che gli comanda la mente in base a quello che realizza, che vede. Questa energia serve per vivere, non ci è concesso fermarci perché gli impegni sono troppo importanti e spesso ce ne accolliamo di nuovi perché non vogliamo soffermarci a pensare. Ci raccontiamo frottole, a volte talmente posticce da diventare meschine pur di trovare la forza, l’energia. Basiamo la nostra vita su utopie e facciamo sì che la nostra mente le veda come verità assolute. Trasformandoci in trafficanti di menzogne, di sogni sfocati, senza volti.
Questo libro vi porterà nel viaggio di chi non vuol vedere e di chi ci vede sin troppo. Il viaggio di Manuela che deve affrontare le sue stesse vite e scoprire che prima di lei c’era chi si impegnava per realizzare il proprio sogno, mentre lei poltriva sul divano ballerino e cercava risposte dentro un tubo catodico, con un telecomando in mano logorato dalle sue stesse dita. Scoprendo poi che a tutto c’è una soluzione, a volte così semplice da risultare disarmante.