Guillaume Apollinaire, artista irrequieto ma non ostile alle tradizioni, perennemente alla ricerca di forme nuove, mostra anche una bizzarra inclinazione verso la letteratura libertina.
Piacevolmente licenzioso, il libro costituisce un documento importante sulla vita di Londra del XVIII secolo, per l’evidente impegno profuso da Apollinaire nel suo lavoro di ricostruzione di un certo universo erotico e soprattutto della “vita galante” che si conduceva nei postriboli londinesi della seconda metà del Settecento.
Arricchiscono l’edizione alcune incisioni e foto dell’epoca.