Guillaume Apollinaire (1880-1918), scrittore irrequieto ma non ostile alle tradizioni, perennemente alla ricerca di forme nuove, mostra anche una bizzarra inclinazione verso la letteratura libertina. Piacevolmente licenziosa, la sua Introduzione alle Memorie di Fanny Hill offre una curiosa documentazione sulla vita di Londra nel XVIII secolo, accurato lavoro di ricostruzione di un certo universo erotico e soprattutto della “vita galante” che si conduceva nei postriboli londinesi della seconda metà del Settecento.