In un teatro immaginario, dove il regista è, idealmente, una fantastica luna d’estate in una campagna, affiorano sentimenti attuali e storie remote. I personaggi si muovono come sospinti da desideri antichi e speranze nuove, in un caleidoscopio di immagini e colori. Storie diverse che sembrano lontane e poi si ricongiungono, condotte per mano dall’atmosfera magica di quella luna, che da sempre ci segue e magicamente ci illumina con la sua luce strana, di un chiarore limpido e irreale. Lo stesso autore viene coinvolto e si confonde con i personaggi, al punto da essere trascinato, novello personaggio, nell’ideale palcoscenico lunare.