Rimpiansi che le mie scarse risorse di studente non mi permettessero di comprare quella tela. Pensai: «Che bel lavoro, il mercante di quadri! Passare la vita in mezzo a simili meraviglie!».
Ambroise Vollard è stato un mercante e collezionista d’arte animato da una insaziabile voglia di novità. Messosi in proprio per sottrarsi alle logiche puramente commerciali che regolavano le compravendite di quadri nella sua Francia di fine ’800, ha favorito le carriere di numerosissimi artisti: Cézanne, Picasso, Redon, Renoir, Degas, Matisse, gli impressionisti, i “Fauves”, i “Nabis”…
Tutti i suoi successi vengono raccontati con tono leggero e appassionato in questo libro di memorie, tradotto per la prima volta in italiano nella sua versione integrale. All’interno della sua bottega, in rue Laffitte a Parigi, esporranno gli artisti più in voga e quelli destinati alla fama.
Accanto ai suoi grandi successi, Vollard confessa anche alcuni errori capitali, come quello di proporre al pubblico Van Gogh senza tuttavia perseverare di fronte alla tiepida accoglienza riservata all’artista dal pubblico: “Mi sbagliavo completamente a proposito di Van Gogh. Pensavo che non avesse futuro e così, mi sono sbarazzato dei suoi quadri per una manciata di spiccioli”.
Traduzione di Donatella Dini