“In quei suoi occhi crepati dalle vene, nel momento in cui le stavano fuoriuscendo dalla testa gonfi come due palle da biliardo, non c’era per niente il terrore della morte, ma solamente una indescrivibile esplosione di piacere. Forse non ero proprio un mostro, forse ero qualche cosa di diverso, di molto diverso, forse ero dio.”
Il Ballo degli Impresentabili è una raccolta di racconti che ha come protagonisti personaggi teneri, inconcludenti e confusi: sono gli impresentabili, quelli che non sono riusciti a trovare la giusta distanza tra loro stessi e le cose della vita. Sono sognatori di improbabili rivoluzioni, teorici di teorie sconclusionate, scrittori senza mercato, sgorbi, circensi, disgraziati e senza dio. Sono
quelli che alcuni senza cuore chiamerebbero falliti.
I racconti sono una parola di conforto, una pacca sulla spalla, un gesto di incoraggiamento che possa far sorridere, anche solo per un attimo, gli impresentabili.